Formaggi con latte di bufala
Mozzarella di animali al pascolo
Il termine “mozzarella” deriva dal verbo “mozzare”, ovvero, l’operazione praticata ancora oggi in tutti i caseifici, che consiste nel maneggiare con le mani e con moto caratteristico il pezzo di cagliata filata e di staccare subito dopo con gli indici ed i pollici le singole mozzarelle nella loro forma più tipica: tondeggiante.
Il latte di bufala della campagna casertana, ha una composizione diversa da quella di altre specie animali utilizzate per la produzione di formaggio, rispetto a quello di vacca e pecora è più ricco di proteine, grassi e soprattutto calcio totale e non contiene carotenoidi, che si traduce nel tipico ed unico colore bianco porcellanato.
Il pascolo conferisce note aromatiche e una freschezza uniche.